13/05/11

MINHA FAMÍLIA FELIZ

In questi giorni va molto di moda in Brasile applicare una serie di adesivi che si acquistano e si compongono al costo di 2 reais (circa un euro) ciascuno e che si esibiscono nella parte  posteriore della propria auto. Gli adesivi rappresentano varie figure maschili e femminili di adulti e di bambini, poi cani, gatti ecc. 
Il gioco sta nel comporre e unire tutti i componenti della propria famiglia e lo slogan, che è la vera trovata dell'operazione, recita così:  MINHA FAMÍLIA FELIZ. 
E' tutto molto semplice, dai disegni al messaggio che si vuole condividere con gli altri, ma è anche un gioco, perché si possono scegliere, fra una discreta varietà di soggetti, i nostri Avatar ideali, pronti a essere uniti e appiccicati vicini e nell’ordine che più ci piace.
Ma dov'è il segreto di questo piccolo successo?
Provo a immaginare così:
1 - IL GIOCO - è sempre invitante partecipare a un gioco e che qui oltretutto relaziona una quantità infinita di partecipanti e poi, ti fa esibire il risultato come fosse il tuo trionfo;
2 - IL SEGNO O DISEGNO - sintetico, quasi elementare diventa accessibile a ogni gusto, mente, esigenza, età;
3 - LA FAMIGLIA - è uno dei valori  in discussione oggi, per effetto della forte pressione esercitata dalla morsa consumistica, dove il vero "eroe" è l'individuo ed ecco che si scatena la nostalgica illusione di un rigurgito di quelle vecchie immagini dove immaginavamo la famiglia come "roccaforte" di sicurezza, di armonia e di rifugio;
4 - LA FELICITA' - qui tutto si espande: viene in mente a quanti e come cercano di convincerci a consumare per farci sentire nell'illusione di avere la felicità con un paio di scarpe o con un'automobile, poi quel film di Muccino "La ricerca della felicità" dove ci raccontano che forse tutto si ottiene grazie alla stabilità economica, ma, ancora, dalla filosofia alla teologia la felicità è uno stato permanente dell'animo e lo si ottiene casualmente senza cercarlo, oppure dove lo si ottiene addirittura rinunciandoci, o elargendo felicità agli altri senza preoccuparci della nostra. Insomma non voglio fare un trattato sulla felicità, perché poi dovremmo spiegare anche cosa significa  IL DIRITTO ALLA RICERCA DELLA FELICITA' sancito nella Costituzione Americana. 
Quindi torniamo ai nostri divertenti adesivi e ai messaggi che si completano attraverso l'utilizzo della parola "felice". Ci accontentiamo anche di un attimo di felicità e ciascuno di noi la intepreta come più gli piace. Dire agli altri che si è felici è già abbastanza!
E allora, dalla pura e semplice voglia di esibire il nostro nucleo familiare felice alla volontà di ribadire per protesta, per rivalsa o solo per ironia che siamo atipici (vedi famiglie separate con madri o padri coraggiosi, convivenze gay maschili o femminili, ragazze o ragazzi con più di un partner, suocere fuori o suocere dentro e poi ecc. ecc.).
Insomma il tutto esibito racconta di noi simbolicamente e sinteticamente a poco prezzo, con grande risonanza, e a scapito di una privacy che a volte rivendichiamo con forza, per gridare forte a tutti chi siamo quanti siamo e quanto siamo felici nel nostro essere normali, incazzati, orgogliosi, creativi, rari o strani. 
 Bentrovati "adesivos da minha famìlia feliz", nuovi graffiti metropolitani!

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